All’inizio di questo periodo d’emergenza, ciò che ci ha più spiazzati è stato il distanziamento sociale, l’annientamento del contatto, della stretta di mano, degli abbracci e dei baci spontanei, quella distanza fisica alla quale mai eravamo stati costretti prima d’ora. E se non fosse così? E se il 2020 fosse soltanto la riproposizione di fatti già accaduti? E se questa distanza oggi tanto temuta, in realtà, ci fosse stata anche ieri, soltanto in forme diverse? L’intento del progetto è quello di indagare il tema della distanza, attraverso un confronto tra i tanti fatti d’attualità avvenuti in questo anno ed eventi del passato e, attraverso questo percorso, porre all'osservatore una domanda: "quale distanza ci separa davvero?"
Alessia Porro
23 anni, nata e cresciuta ad Andria, una città pugliese, nella quale ha frequentato il Liceo Artistico con indirizzo Grafica e Pubblicità. All’età di 19 anni si trasferisce a Pescara, dove studia per tre anni e si laurea in Design, all’Università “Gabriele D’Annunzio”. Subito dopo si trasferisce ancora, stavolta un po’ più a nord, per iscriversi al Corso di Laurea Magistrale in Design, presso l’Università degli Studi di Firenze e attualmente frequenta il secondo anno del corso.