Dare forma alle parole, con le parole

L’obiettivo del progetto è quello di comunicare tematiche complesse e molto attuali, sfruttando le potenzialità delle parole, sia dal punto di vista grafico che comunicativo. Sono proprio le parole che, legate tra loro, danno vita all’immagine simbolica e comunicativa di ciascuno dei quattro poster. Insieme all’illustrazione, in ognuno di essi, troviamo una citazione che aiuta ad enfatizzare sia il tema comune, “I can’t breathe”, sia quello individuale che ogni poster cerca di affrontare.

    Domestic Violence   Pollution   Covid   Racism  

Silvia Farolfi

Nata a Fiesole nel 1994 ed attualmente residente a Scandicci. A fine 2019 si laurea in Disegno Industriale e nello stesso anno inizia a frequentare il Corso di Laurea Magistrale in Design, presso l’Università degli Studi di Firenze. Fuori dall’ambito universitario, ha praticato Ginnastica Artistica a livello agonistico per dieci anni, fino all’età di 16 anni. Dopo aver smesso, ha iniziato ad insegnare, cosa che fa tutt’ora, a bambine/i dai 3 ai 14 anni e agli adulti, conseguendo negli anni vari brevetti e prendendo la qualifica di Istruttore. È una persona solare, socievole e scherzosa, che cerca sempre di vedere il lato positivo in tutto. Nel tempo libero le piace stare con gli amici, guardare film e serie tv, ascoltare la musica e ballare.
Black lives matter Black lives matter

Le frasi scritte sui cartelloni che la gente agitava, durante le manifestazioni del movimento Black Lives Matter in America, prendono forma, rappresentando una gamba che con il ginocchio schiaccia e comprime la frase “I can’t breathe” che si spezza esattamente come il fiato, come una vita, come tante vite. L’immagine nel suo complesso vuole ricordare l’orrendo gesto con cui l’agente di polizia ha soffocato e ucciso George Folyd.

Violenza sulle donne Violenza sulle donne

La silhouette di una donna che viene strangolata dalla forza delle parole. Una donna che è costretta a vivere con il difetto e con la vergogna semplicemente perché donna. La linea che forma il profilo della donna è l’insieme delle tante e orribili cose che una donna si sente dire contro. Che siano tante o una sola, che siano dette per molto tempo o una volta sola, sono sempre parole violente che feriscono. 

Covid-19 Covid-19

Le parole da cui siamo stati bombardati in questi mesi di lockdowun da ogni mezzo di comunicazione, radio, social media, tv, danno forma ad un volto nascosto dietro una mascherina, stanco e abbattuto. Un’immagine che ricorda la potenza di un virus che ha compromesso la libertà di tutti. 

Inquinamento Inquinamento

Tutti gli elementi che sono causa di inquinamento si uniscono a formare una nuvola di parole che fuoriesce dalle fabbriche posizionate su un mondo reso fragile dall’uomo, che ha compromesso la sua stessa salute e la salute di interi ecosistemi.