Il progetto richiama il discorso all’umanità del film “Il grande dittatore” del 1940, con Charlie Chaplin. Tema scelto perché stiamo vivendo un periodo duro, che il virus ha accentuato ulteriormente, in cui regnano divisioni e razzismo e in cui la coesione è solo un miraggio. Perché, pur risalendo al 1940, il discorso sembra fatto su misura per noi, per chi, in momenti di difficoltà, ha bisogno di una spinta per ricominciare, per donare e guardare l’altro come un fratello. Uniti, per ripartire, per proseguire. Così dovrebbe essere, nonostante ogni difficoltà. “Let us all unite!”
Andrea Senatori
Nato nel 1995 a Firenze, città dove è cresciuto e risiede attualmente. Il suo percorso di studi è stato abbastanza movimentato, dopo un liceo scientifico portato a termine con un po’ di noia si iscrive ad Ingegneria Meccanica a Firenze. Due anni non molto entusiasmanti. Dopo non poche esitazioni e sofferenze decide di cambiare indirizzo, per cercare la propria strada. Si iscrive quindi al Corso di Laurea in Disegno Industriale per continuare ad alimentare la voglia di “creare”. I tre anni volano in un lampo, e rappresentano per lui senza ombra di dubbio il periodo più divertente e interessante di tutti, sia a livello educativo che a livello personale. Dopo la laurea con il massimo dei voti si iscrive alla Magistrale. Spera di continuare su questa strada poiché è sicuro di aver trovato la propria passione ed ha voglia di iniziare a lavorare, pur sapendo che nel mondo del design non si smette mai del tutto di studiare ed imparare. Nel “personale” è attratto e incuriosito da tantissime cose, ma ci sono alcuni punti fermi: Karate, tecnologia e motori. I tre poli che più lo appassionano e di cui proprio non può fare a meno.