Quello di George Floyd è stato solo l’ultimo, e il più sponsorizzato mediaticamente, esempio di violenza di matrice razzista. Nonostante le grandi polemiche nate da questa notizia, ogni giorno si verificano episodi simili in ogni parte del mondo. “I can’t breathe” è la frase che George gridava poiché senza respiro, mentre veniva schiacciato dal peso di un agente di polizia che lo stava bloccando. “I can’t breathe” è anche la frase che in molti, dopo l’accaduto, hanno urlato in strada in segno di protesta e di ricordo per ciò che era successo a George e a tanti come lui. “I cant’t breathe” perché sentire che nel XXI secolo succedono ancora questi episodi, lascia senza respiro.
Alessandro Fossi
Nato il 21/07/1998 a Benevento, una piccola città della Campania. Nonostante sia sempre stato, sin da bambino, appassionato e portato per il disegno, inizia frequentando il Liceo Scientifico. Iscrivendosi all’università riesce finalmente a conciliare le proprie passioni con il proprio percorso di studi, e con quello che sarà il suo futuro lavoro. Il percorso universitario, iniziato a Pescara, sta proseguendo a Firenze, dove frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Design.